Nella serata del 29/06/21 ho avuto il piacere di presentare il mio libro presso il caffè letterario "La Rava e la Fava di via Principe Eugenio, 28 a Milano"


IL MIO LIBRO DISPONIBILE SU AMAZON
Nel 2020 è scoppiata una pandemia epidemica a livello mondiale, sconosciuta nella sua rappresentazione, contro la quale, per rispondere alle prime soluzioni di cura, si è proposta una serie di chiusure, per non far espandere ed esplodere i vari contagi, che partivano da problemi respiratori e che poi si sarebbero potuti allargare a problematiche d’insufficienza negli organi interni.
La paura verso quella strana malattia era presente in tutti, sia per quello che poteva risultare, sia per come si poteva manifestare, ma per i detenuti l’allarme era percepito anche per un altro motivo.
Una tra le più importanti e risolutive precauzioni necessarie per la prima cura, sostenuta da sempre e da tutti i virologi era stata considerata il distanziamento sociale, che per ovvie ragioni, in quei luoghi non poteva essere impiegato.
In questo articolo si considerano e si osservano sia in Italia che in Europa le condizioni di vita dei detenuti e degli operatori che hanno seguito la situazione in essere. A conclusione una breve intervista con il direttore della Casa di Reclusione di Milano Opera, autore e trasformatore delle strategie comportamentali della vita in carcere.

